Murat. The geographer
Ricercatore/ricercatrice o gruppo di lavoro: MURAT – Multiplicity Urban Representation Amazing Theory, è il nome di un collettivo composto da Maurizio Memoli e Francesca Governa (autori del soggetto e della sceneggiatura e interpreti), Raffaele Cattedra (co-sceneggiatore e interprete), Claudio Jampaglia (trattamento e sceneggiatura), Samuele Pellecchia (regia e direzione), Bruno Chiaravalloti (montaggio), Arianna Cocchi (produzione) Edoardo Pasero (fotografia), Simone Carugati (suono).
Università di appartenenza: Francesca Governa, Politecnico di Torino; Maurizio Memoli, Università di Cagliari.
Email: francesca.governa@polito.it; memoli@unica.it
Registi/registe: Samuele Pellecchia (Prospekt Phtographers)
Anno di pubblicazione: 2015
Luoghi: Marsiglia, Francia
Parole chiave: multiplicity, urban, non-representational theory
Sinossi: Un geografo italiano con uno strano nome, Murat, giunge a Marsiglia, dal mare per svolgere una ricerca che riguarda il programma Euromediterranée, una delle più importanti ed estese trasformazioni urbane d’Europa di stampo neoliberista e sta rigenerando il volto del waterfront della città. Il protagonista trova casa nel quartiere della Belle de Mai, area centrale ma considerata marginale della città e rappresentata come area di povertà ed esclusione, luogo pericoloso e violento. Uno spazio difficile e disagiato, poco chiaro, che però mostra una particolare dolcezza, il fascino di ciò che non si conosce e non si capisce, che ci interroga. Perdendosi a la Belle de Mai, parlando con le persone che la abitano e osservando ciò che vi accade, Murat scopre la pochezza del suo posizionamento legato allo splendente spazio del waterfront e le mancanze che si annidano nel tentativo di rinchiudere la realtà in “caselle concettuali” che classificano luoghi e persone in maniera netta e chiara. Camminando per le strade, andando al mercato, vivendo sempre più il quartiere, Murat esplora la sua crisi e, durante una sbronza, vede in sogno gli abitanti della Belle de Mai che gli pongono domande senza risposta: chi sei, tu, per dire chi siamo? per chiederci chi siamo? cosa credi di poter capire di noi? e poi: perché? La “crisi urbana” risuona così nella crisi del ricercatore: Murat si scontra con una ricerca che non permette di scoprire nulla, che ripete stancamente i protocolli delle “nuove ortodossie” metodologiche fatta di qualche dato, qualche intervista, un po’ di etnografia e flânerie, che adotta categorie interpretative date e che finiscono solo per incasellare la realtà in vaghe certezze.
(NB: il caricamento dei testi qui sotto potrebbe essere lento)
| Articolo | Governa F., Memoli M. (2018). Corpo a corpo con la città. Spazi, emozioni e incontri fra Murat e la Belle de Mai, Marsiglia. Rivista geografica italiana, 125, pp. 313-330. |
| Articolo | Governa F., Pellecchia S. (2023). Immagini e città: fotografia e video come dispositivi critici. Rivista Geografica Italiana, 132, pp. 29-51. |
|
Capitolo Libro
|
Aru S., Jampaglia C., Memoli M. & Puttilli M. (2018). L’emozione di uno spazio quotidiano. Parole, racconti, immagini di Sant’Elia – Cagliari. Verona: OmbreCorte. |
|
Capitolo Libro
|
Bignante E., Memoli M. (2025). Geografia Filmica. Il film geografico e il video partecipativo. Milano-Udine: Mimesis. |
|
Articolo
|
Governa F., Pellecchia S. (2025). Unfolding the Archive of the Imagination: Photographs and Videos as Critical Urban Devices. GeoHumanities, 11(1), pp. 1-18. |
Proponente: Silvy Boccaletti







